Scuole: Alberto Biasi. Tuffo nell’arcobaleno

La mostra “Tuffo nell’arcobaleno” è occasione per scoprire l’opera del maestro Alberto Biasi, figura tra le più autorevoli a livello internazionale nel campo di quella che in Italia è stata definita “arte programmata” o anche “arte cinetica” e, altrove, “optical art”. Un’arte che diventa viva e pulsante attraverso l’interazione dello spettatore con i diversi livelli dell’opera, capace di offrire un’esperienza concreta, volta ad indagare i meccanismi alla base della percezione visiva e della psicologia Gestaltica.
La visita condurrà lungo il percorso creativo di Biasi: si partirà dalle “Trame”, soffermandosi sull’affascinante racconto della loro creazione, per poi procedere tra le “Torsioni”, dai colori intensi e contrastanti, i “Rilievi ottico dinamici”, con lamelle che simulano il movimento, gli ipnotici “Politipi” e gli “Ambienti”, divertenti installazioni animate da giochi di luce e illusioni ottiche tridimensionali. La visita sarà occasione per riflettere insieme sul rapporto tra visione, movimento, luce e spazio. Nella parte laboratoriale, un particolare accento verrà posto sulla percezione visiva, sul movimento e sulla programmazione necessaria alla realizzazione degli effetti ottico-dinamici.

Durata: 90 minuti

Finalità didattica
Il percorso didattico e l’attività laboratoriale mirano a coinvolgere gli studenti nella scoperta dell’opera di un artista di fama internazionale, ancora vivente, che ha incentrato la sua ricerca artistica sui temi della percezione visiva, della reazione individuale allo stimolo luminoso, dell’interazione dello spettatore con l’opera. Partendo dall’osservazione delle “Trame” esposte nella prima sezione della mostra, si metterà in luce la vena fortemente sperimentatrice del maestro che crea le sue opere attraverso l’utilizzo di materiali comuni come garze di cotone, reti metalliche, carte forate. Passeggiando tra le “Torsioni”, i “Rilievi ottico dinamici” e i “Politipi” i ragazzi saranno stimolati alla riflessione: dall’osservazione delle opere comprenderanno che l’arte di Biasi si muove, non in maniera casuale ma grazie ad una meticolosa programmazione tecnica.  La loro partecipazione attiva crea sempre un’opera nuova. Lo stupore e la curiosità suscitati dalla mostra animeranno lo spazio laboratoriale.