Vota il relamping dell’Ara Pacis come progetto Art Bonus dell’anno

L’intervento ha donato ‘nuova luce’ all’Ara Pacis Augustae e al Museo che ne racconta la straordinaria storia, senza trascurare lo spazio destinato alle mostre temporanee: in virtù infatti dell'intervento congiunto della Maison Bulgari, che ha offerto 120 mila euro con un atto di mecenatismo,  e di Roma Capitale, che ha contribuito all’operazione con proprie risorse, per un importo di oltre 86,3 mila euro, è stato possibile intervenire sull’illuminazione del piano superiore del Museo e sull’illuminazione dello spazio espositivo, al piano inferiore. Il progetto, realizzato con interventi notturni, che hanno consentito di evitare qualsiasi interruzione ai servizi museali e all’accessibilità del Monumento, ha comportato la sostituzione nei principali spazi del Museo dei corpi illuminanti alogeni con lampade LED di nuova generazione. Contemporaneamente, è stato potenziato il sistema di illuminazione dello spazio dedicato alle mostre temporanee con la posa in opera di nuovi binari e l’aumento dei punti luce e delle lampade, anche in questo caso con tecnologia LED.

L'obiettivo primario della Sovrintendenza Capitolina è stato quello di migliorare la qualità visiva del monumento e la percezione degli spazi architettonici, in continuità con la direzione artistica dell’architetto Richard Meier, ideatore e progettista del complesso museale, che ha voluto seguire, vagliare e confermare l’attuale intervento sull'illuminazione.

Il relamping dell’Ara Pacis rappresenta anche un grande passo avanti nel segno della sostenibilità e del rispetto delle recenti direttive europee sul risparmio energetico: le nuove lampade consentono di ridurre a un settimo il precedente consumo di energia elettrica e di conseguenza i costi di gestione. La potenza nominale dell’impianto di illuminazione passa infatti dai 57 kW delle lampade alogene agli 8,4 kW dei LED, riducendo il carico elettrico dell’85%.

Ridotti al minimo anche i costi di manutenzione: i nuovi corpi illuminanti presentano specifiche tecniche molto elevate sia in termini di mantenimento del flusso luminoso nel tempo (su 50.000 ore di funzionamento è garantito il 90% del flusso luminoso iniziale sul 90% dei corpi illuminanti) che in termini di integrità del sistema (è previsto che 1 solo LED ogni 1000 installati possa guastarsi in 50.000 ore di funzionamento). Ciò significa che il nuovo impianto riduce al minimo le esigenze manutentive per tutta la sua vita utile, mantenendo sostanzialmente inalterato il livello prestazionale iniziale nel tempo.

Notevoli anche le possibilità tecniche implementate con l’intervento: è ora possibile agire sulla gradualità dell’illuminazione, programmando diversi “scenari” (notte/giorno; estate/inverno; sottolineature luminose) che giovano alla fruibilità del complesso e alla visibilità dell’altare. L’intervento è stato eseguito con corpi illuminanti dalla ERCO, azienda nota a livello internazionale nel campo dell’illuminazione architetturale e artistica.